Ciao a tuttə, a seguito di uno scambio su Mastodon ho pensato che questo forum potrebbe essere parte di un social medium multi-piattaforma per ospitare discussioni strutturate su una serie di temi che si sono rivelati oggettivamente difficili da discutere sui social network autogestiti come Mastodon.
Le motivazioni e l’opportunità di tenere questo tipo di discussioni credo siano autoevidenti.
Due esempi su tutti in cui un discorso pubblico strutturato, serio e politicamente significativo è necessario ma è risultato impossibile: la guerra in Ucraina, la pandemia.
L’utilizzo di Mastodon per discutere questioni complesse, controverse e sensibili è risultato, per come io l’ho visto e salvo rare eccezioni, in paura di esporsi agli attacchi altrui o esposizione unilaterale delle proprie posizioni con relativo apprezzamento da parte di chi già le approva e disprezzo più o meno esplicito di chi non lo fa. Gli strumenti a disposizione degli utenti per evitare di esporsi a questa polarizzazione sono content warning e mute che permettono di ignorare il tema. Anche solo leggere, senza partecipare, espone gli utenti alla eventuale tossicità e caoticità della discussione.
Questo significa che la nostra beneamata piattaforma soffre degli stessi problemi degli altri social media: echo chamber/filter bubble e polarizzazione, con scarso potenziale di approfondimento e avanzamento del discorso. La differenza è che si fa all’interno del nostro spazio politico e con meno persone.
Espongo quindi qui l’idea di un sistema per tenere queste discussioni strutturate così da avere feedback da tuttə e farne eventualmente considerare l’adozione da parte di bida e altri collettivi del fediverso autogestito.
Ho sintetizzato il concetto in questa mappa concettuale:
Link qui
L’obiettivo è avere un sistema dove poter svolgere alcune, poche ma importanti, discussioni ponendo come priorità l’approfondimento e lo scambio di opinioni per temi complessi e proni allo scontro ideologico o agli attacchi personali.
Perché avere più piattaforme per fare questo? Perché ognuno dei paradigmi di comunicazione strutturata implementato nei social media che abbiamo oggi (microblogging, content aggregation, forum) da solo è inadatto a svolgere tutte le funzioni richieste ad una discussione strutturata e significativa ma contemporaneamente inclusiva.
Una discussione fortemente moderata o limitata nel numero dei partecipanti sarebbe sicuramente più gestibile per questi fini ma sarebbe ingiustamente esclusiva.
Al contrario una discussione non moderata e aperta a qualsiasi tipo di contributo è inclusiva e non censurante di alcuna opinione ma finisce inevitabilmente per includere anche OT, offese e filoni argomentativi finalizzati solamente all’affermazione di una posizione personale.
Una metodologia ibrida potrebbe essere ideale: mantenere grazie a più piattaforme entrambi i momenti di confronto tenendoli in spazi separati ma comunicanti, utilizzando il medium più adatto ad ogni spazio.
In sintesi:
- Utilizzare Mastodon come già viene usato, ovvero come fulcro della comunicazione, sostanzialmente informale e solo lievemente moderata. Lì ci si scambia idee e opinioni e nasce il seme (e il bisogno) di una discussione più strutturata.
- Utilizzare Discourse per costruire una discussione più lenta, ordinata e moderata che permetta ai lettori di seguire un discorso lineare, pulito e sintetico (anche se non necessariamente breve)
- Utilizzare Lemmy come luogo di discussione aperto sfruttando il suo sistema di rating (upvote/downvote) e di commento annidato, due aspetti fondamentali per discussioni complesse ma assenti in Mastodon.
Questa suddivisione prevedrebbe anche l’assegnazione di alcuni ruoli, in particolare moderatori/trici e facilitatori/trici che si occupano di moderare la discussione o facilitare la permeazione tra il discorso aperto e caotico e quello lineare e ordinato.
Possiamo venire poi agli aspetti tecnici (mi vengono in mente su tutti SSO e federazione), ma vorrei intanto avere un feedback sull’idea generale.
Grazie intanto dell’attenzione.